LUCE CHE UNISCE E LUCE CHE FRANTUMA!

La tela con “Il martirio di San Lorenzo” fu commissionata a Tiziano da Lorenzo Massolo nel 1546.
Negli ultimi anni della sua lunga vita Tiziano avvia una ricerca di un nuovo rapporto spazio-luce-colore e, in questa tela, la luce diventa elemento disgregatore che prende il racconto pittorico e lo frantuma in mille episodi.
Il santo giace sopra la grata e, come ci narra il Vasari….mezzo sopra la grata, sotto un gran fuoco e alcuni che lo accendono e, perché’ ha pinto una notte, hanno due serventi in mano due lumiere che fanno luce, dove non arriva il riverbero del fuoco che è sotto la grata. La scena si svolge illuminata da diverse fonti, oltre le fiaccole accese e il fuoco anche il lampo di luce soprannaturale, che squarciano il cielo pesante e nuvoloso. Il tutto si svolge entro uno spazio architettonico classico, ricordo, questo, della permanenza del Cadorino a Roma; anche il corpo del martire ci ricorda modelli antichi.
Tiziano, qui, si dimentica le tradizioni rinasciment…
Negli ultimi anni della sua lunga vita Tiziano avvia una ricerca di un nuovo rapporto spazio-luce-colore e, in questa tela, la luce diventa elemento disgregatore che prende il racconto pittorico e lo frantuma in mille episodi.
Il santo giace sopra la grata e, come ci narra il Vasari….mezzo sopra la grata, sotto un gran fuoco e alcuni che lo accendono e, perché’ ha pinto una notte, hanno due serventi in mano due lumiere che fanno luce, dove non arriva il riverbero del fuoco che è sotto la grata. La scena si svolge illuminata da diverse fonti, oltre le fiaccole accese e il fuoco anche il lampo di luce soprannaturale, che squarciano il cielo pesante e nuvoloso. Il tutto si svolge entro uno spazio architettonico classico, ricordo, questo, della permanenza del Cadorino a Roma; anche il corpo del martire ci ricorda modelli antichi.
Tiziano, qui, si dimentica le tradizioni rinasciment…